
La Preghiera del Beato Giustino Maria Russolillo
La Preghiera del Beato Giustino Maria Russolillo:
O mio Dio e mio Tutto, Padre Figlio e Spirito Santo, la vostra volontà si adempia, il vostro amore trionfi, la vostra gloria risplenda in me e in tutti sempre più, come in Voi stesso, o mio Dio e mio Tutto".
lunedì 26 marzo 2012
mercoledì 21 marzo 2012
martedì 20 marzo 2012
mercoledì 15 febbraio 2012

QUARANTORE DI ADORAZIONE EUCARISTICA 2012 nella nostra Parrocchia
guidato da Don Ciccio Aversa
PROGRAMMA DI PREGHIERA
Lunedì 13 Febbraio
Ore 8.00- S. Messa ed esposizione di Gesù Eucaristia
Ore 10.00-17.00: Adorazione personale e di gruppo
Ore 17.30- Rosario Eucaristico, Vespri, Benedizione / S. Messa
Martedì 14 Febbraio
Ore 8.00- S. Messa ed esposizione di Gesù Eucaristia
Ore 12.00- Offertorio del Preziosissimo Sangue di Gesù
Ore 17.30- Rosario Eucaristico, vespri, Benedizione / S. Messa
Mercoledì 15 Febbraio
Ore 8.00- S. Messa ed esposizione del Santissimo Sacramento
Ore 12.00- Offertorio del Preziosissimo Sangue di Gesù
Ore 17.30- Rosario Eucaristico, Vespri, Benedizione / S. Messa
Il parroco
P. Cornelio
domenica 12 febbraio 2012
Avvisi: Domenica 12 Febbraio 2012
Le sante Quarantore saranno celebrate nella nostra parrocchia dal lunedì 13 al mercoledì 15 febbraio. Ecco il programma per questi tre giorni: Ore 8:00 S. Messa ed esposizione di Gesù Eucaristia, Ore 10:00- 17:00 Adorazione personale e di gruppo, Ore 17:30 Rosario Eucaristico, Vespri,Benedizione/S. Messa. Nella bacheca fuori troverete il programma.
Lunedì 19 Marzo, si celebrerà la festa patronale di San Giuseppe, protettore della nostra parrocchia. Il 16 Febbraio il comitato della festa di S. Giuseppe inizierà il giro delle case. Vi raccomandiamo un accoglienza rispettosa e generosa al comitato festa San Giuseppe. San Giuseppe vi benedica!
Domenica 12 febbraio, le attività dell’oratorio sono sospese a causa del freddo e del gelo in arrivo.
Sabato 18 Febbraio dalle ore 17.00 alle ore 20.00 si terrà nei saloni parrocchiali la festa di Carnevale per tutti i bambini della scuola elementare. Si prega di non portare spray o altro. I bambini di 1^ - 2^ - 3^ elementare porteranno da mangiare, 4^ - 5^ elementare bicchieri, tovaglioli, piatti e da bere.
La nostra parrocchia ha organizzato il pellegrinaggio a Medjugorje dal 26 Agosto al 01 settembre 2012. Per la prenotazione e il programma rivolgersi al parroco o al Claudio Dragonetti entro 15 Marzo. Quota di partecipazione €350,00.
5.Sono aperte le iscrizioni per la preparazione al sacramento della cresima per gli adulti. Bisogna contattare L’ufficio parrocchiale o Diacono Stefano Lomele.
Le sante Quarantore saranno celebrate nella nostra parrocchia dal lunedì 13 al mercoledì 15 febbraio. Ecco il programma per questi tre giorni: Ore 8:00 S. Messa ed esposizione di Gesù Eucaristia, Ore 10:00- 17:00 Adorazione personale e di gruppo, Ore 17:30 Rosario Eucaristico, Vespri,Benedizione/S. Messa. Nella bacheca fuori troverete il programma.
Lunedì 19 Marzo, si celebrerà la festa patronale di San Giuseppe, protettore della nostra parrocchia. Il 16 Febbraio il comitato della festa di S. Giuseppe inizierà il giro delle case. Vi raccomandiamo un accoglienza rispettosa e generosa al comitato festa San Giuseppe. San Giuseppe vi benedica!
Domenica 12 febbraio, le attività dell’oratorio sono sospese a causa del freddo e del gelo in arrivo.
Sabato 18 Febbraio dalle ore 17.00 alle ore 20.00 si terrà nei saloni parrocchiali la festa di Carnevale per tutti i bambini della scuola elementare. Si prega di non portare spray o altro. I bambini di 1^ - 2^ - 3^ elementare porteranno da mangiare, 4^ - 5^ elementare bicchieri, tovaglioli, piatti e da bere.
La nostra parrocchia ha organizzato il pellegrinaggio a Medjugorje dal 26 Agosto al 01 settembre 2012. Per la prenotazione e il programma rivolgersi al parroco o al Claudio Dragonetti entro 15 Marzo. Quota di partecipazione €350,00.
5.Sono aperte le iscrizioni per la preparazione al sacramento della cresima per gli adulti. Bisogna contattare L’ufficio parrocchiale o Diacono Stefano Lomele.
domenica 5 febbraio 2012
1.Sabato 11 Febbraio alle ore 10:00 c’è in cattedrale la concelebrazione Eucaristica presieduta dal nostro Vescovo in occasione del suo 25°anniversario di presenza in diocesi e della riapertura della Cattedrale. Siamo tutti invitati. Nessuno deve mancare.
2. Sabato 11 Febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, si celebra in tutta la Chiesa la giornata mondiale del malato. Qui, nella nostra parrocchia, la santa messa per gli ammalati sarà celebrata alle ore 18:00.
3. Le sante Quarantore saranno celebrate nella nostra parrocchia dal 13 al 15 febbraio. Ecco il programma (leggi…). Nella bacheca fuori potete vedere il programma di preghiera.
4. Mercoledì 08 febbraio il parroco incontrerà i membri del comitato san Giuseppe alle ore 19:00.
5.Venerdì 10 Febbraio si riunirà il consiglio pastorale alle ore 19.00 presso la sala parrocchiale. Tutti i membri sono pregati di essere presenti e puntuali.
6.Sono aperte le iscrizioni per la preparazione al sacramento della cresima per gli adulti. Bisogna contattare L’ufficio parrocchiale o Diacono Stefano Lomele.
2. Sabato 11 Febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, si celebra in tutta la Chiesa la giornata mondiale del malato. Qui, nella nostra parrocchia, la santa messa per gli ammalati sarà celebrata alle ore 18:00.
3. Le sante Quarantore saranno celebrate nella nostra parrocchia dal 13 al 15 febbraio. Ecco il programma (leggi…). Nella bacheca fuori potete vedere il programma di preghiera.
4. Mercoledì 08 febbraio il parroco incontrerà i membri del comitato san Giuseppe alle ore 19:00.
5.Venerdì 10 Febbraio si riunirà il consiglio pastorale alle ore 19.00 presso la sala parrocchiale. Tutti i membri sono pregati di essere presenti e puntuali.
6.Sono aperte le iscrizioni per la preparazione al sacramento della cresima per gli adulti. Bisogna contattare L’ufficio parrocchiale o Diacono Stefano Lomele.
lunedì 23 gennaio 2012
AVVISI: DOMENICA 22 GENNAIO 2012
Lunedì 23 Gennaio alle ore 18:30 c’è l’incontro delle Cooperatrici Vocazioniste Missionarie con Don Antonio Do Nascimento.
2. Sono aperte le iscrizioni per la preparazione al sacramento della cresima per gli adulti. Bisogna contattare L’ufficio parrocchiale o il Diacono Stefano Lomele.
3. L’oratorio è iniziato domenica scorsa. Ogni domenica dalle ore 11:30 in poi... momenti ricreativi per i vostri figli. Non li lasciate su computer e internet. L’oratorio è per tutti anche per tuo figlio e nipote.
4. Ogni sabato alle ore 17:15 c’è il rosario meditato in preparazione alla festa della Madonna del S.Rosario.
5. Giovedì 26 Gennaio alle ore 19.45 si terrà un incontro di formazione per i catechisti. Si prega di essere puntuale.
2. Sono aperte le iscrizioni per la preparazione al sacramento della cresima per gli adulti. Bisogna contattare L’ufficio parrocchiale o il Diacono Stefano Lomele.
3. L’oratorio è iniziato domenica scorsa. Ogni domenica dalle ore 11:30 in poi... momenti ricreativi per i vostri figli. Non li lasciate su computer e internet. L’oratorio è per tutti anche per tuo figlio e nipote.
4. Ogni sabato alle ore 17:15 c’è il rosario meditato in preparazione alla festa della Madonna del S.Rosario.
5. Giovedì 26 Gennaio alle ore 19.45 si terrà un incontro di formazione per i catechisti. Si prega di essere puntuale.
CORSO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO
Gli Incontri saranno guidati da un’equipe composta da Sacerdoti e da alcuni laici.
Il Corso inizierà DOMENICA 29 GENNAIO 2012 ALLE ORE 19.30 presso la sala parrocchiale.
E’ IMPORTANTE:
- Seguire gli incontri in coppia e con continuità;
- Fare l’incontro alcuni mesi prima del Matrimonio;
- Tenere presente che, dopo il secondo incontro, non si accolgono altre coppie.
E’ bene prenotarsi telefonando al parroco ai seguenti numeri:
0804954429- 3347851019
Il Corso inizierà DOMENICA 29 GENNAIO 2012 ALLE ORE 19.30 presso la sala parrocchiale.
E’ IMPORTANTE:
- Seguire gli incontri in coppia e con continuità;
- Fare l’incontro alcuni mesi prima del Matrimonio;
- Tenere presente che, dopo il secondo incontro, non si accolgono altre coppie.
E’ bene prenotarsi telefonando al parroco ai seguenti numeri:
0804954429- 3347851019
sabato 14 gennaio 2012
AVVISI: DOMENICA 08 GENNAIO 2012
AVVISI: DOMENICA 08 GENNAIO 2012
1. Sabato 14 Gennaio si riprenderà il catechismo per le scuole medie e Domenica 15 per le scuole elementare e i bambini.
2. Ogni Giovedì ore 17:00 c’è l’adorazione Eucaristica.
3. Il ricavato del torneo di burraco è stato devoluto in via prioritaria al rifacimento del tetto Ringrazio infinitamente i membri del consiglio pastorale e le loro famiglie che l’ hanno organizzato e tutti voi per la vostra partecipazione e generosità. Dio vi benedica!
1. Sabato 14 Gennaio si riprenderà il catechismo per le scuole medie e Domenica 15 per le scuole elementare e i bambini.
2. Ogni Giovedì ore 17:00 c’è l’adorazione Eucaristica.
3. Il ricavato del torneo di burraco è stato devoluto in via prioritaria al rifacimento del tetto Ringrazio infinitamente i membri del consiglio pastorale e le loro famiglie che l’ hanno organizzato e tutti voi per la vostra partecipazione e generosità. Dio vi benedica!
CORSO PREMATRIMONIALE 2012
CHIESA SANT’ANDREA APOSTOLO, CONVERSANO
CORSO PREMATRIMONIALE 2012
Si terrà anche quest’anno il corso di preparazione al matrimonio dal 26 Gennaio al 30 Marzo 2012 presso la “Sala Parrocchiale” ogni Giovedì alle ore 20:30.
Gli incontri sono riservati alle coppie di fidanzati che si preparano al matrimonio. Gli incontri saranno scanditi secondo il seguente calendario:
Domenica 29 Gennaio- Rito di ammissione, presentazione personale e di coppia
Giovedì 02 Febbraio- Origine del matrimonio:Matrimonio nella Bibbia
Giovedì 09 Febbraio- La preghiera in coppia
Giovedì 16 Febbraio- La comunicazione all’interno della coppia.
Giovedì 23 Febbraio-Matrimonio: un sacramento indissolubile
Giovedì 01 Marzo- Amarsi da peccatori: il perdono nella giovane coppia
Giovedì 08 Marzo- Amore coniugale: procreazione responsabile
Giovedì 15 Marzo- Amore coniugale: metodi naturali
Giovedì 22 Marzo- La famiglia oggi: genitori si diventa o si nasce?
Giovedì 29 Marzo- Il rito matrimoniale: memoria del battesimo,parola di Dio, intenzioni, consenso, benedizione nuziale
Venerdì 30 Marzo- Uscire per una pizza insieme?
NB: Per il disbrigo delle pratiche matrimoniali sono necessari i seguenti documenti:
-Certificati di battesimo e cresima
-Certificati di stato libero e comulativo del comune
Per informazioni contattare:
0804954429/3347851019
Il Parroco
P. Cornelio Ibeh, sdv
CORSO PREMATRIMONIALE 2012
Si terrà anche quest’anno il corso di preparazione al matrimonio dal 26 Gennaio al 30 Marzo 2012 presso la “Sala Parrocchiale” ogni Giovedì alle ore 20:30.
Gli incontri sono riservati alle coppie di fidanzati che si preparano al matrimonio. Gli incontri saranno scanditi secondo il seguente calendario:
Domenica 29 Gennaio- Rito di ammissione, presentazione personale e di coppia
Giovedì 02 Febbraio- Origine del matrimonio:Matrimonio nella Bibbia
Giovedì 09 Febbraio- La preghiera in coppia
Giovedì 16 Febbraio- La comunicazione all’interno della coppia.
Giovedì 23 Febbraio-Matrimonio: un sacramento indissolubile
Giovedì 01 Marzo- Amarsi da peccatori: il perdono nella giovane coppia
Giovedì 08 Marzo- Amore coniugale: procreazione responsabile
Giovedì 15 Marzo- Amore coniugale: metodi naturali
Giovedì 22 Marzo- La famiglia oggi: genitori si diventa o si nasce?
Giovedì 29 Marzo- Il rito matrimoniale: memoria del battesimo,parola di Dio, intenzioni, consenso, benedizione nuziale
Venerdì 30 Marzo- Uscire per una pizza insieme?
NB: Per il disbrigo delle pratiche matrimoniali sono necessari i seguenti documenti:
-Certificati di battesimo e cresima
-Certificati di stato libero e comulativo del comune
Per informazioni contattare:
0804954429/3347851019
Il Parroco
P. Cornelio Ibeh, sdv
martedì 10 gennaio 2012
Cenacolo Mariano "Regina della Pace"
domenica 1 gennaio 2012
Messaggio per la Quaresima 2012
Messaggio del Papa 2012
MESSAGGIO DEL PAPA PER LA QUARESIMA
Data notizia: 07/02/2012 - 12:13
Pubblichiamo il testo integrale del Messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2012, sul tema: Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone»(Eb10,24).
Fratelli e sorelle,
la Quaresima ci offre ancora una volta l'opportunità di riflettere sul cuore della vita cristiana: la carità. Infatti questo è un tempo propizio affinché, con l'aiuto della Parola di Dio e dei Sacramenti, rinnoviamo il nostro cammino di fede, sia personale che comunitario. E' un percorso segnato dalla preghiera e dalla condivisione, dal silenzio e dal digiuno, in attesa di vivere la gioia pasquale.
Quest’anno desidero proporre alcuni pensieri alla luce di un breve testo biblico tratto dalla Lettera agli Ebrei: «Prestiamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone» (10,24). E’ una frase inserita in una pericope dove lo scrittore sacro esorta a confidare in Gesù Cristo come sommo sacerdote, che ci ha ottenuto il perdono e l'accesso a Dio. Il frutto dell'accoglienza di Cristo è una vita dispiegata secondo le tre virtù teologali: si tratta di accostarsi al Signore «con cuore sincero nella pienezza della fede» (v. 22), di mantenere salda «la professione della nostra speranza» (v. 23) nell'attenzione costante ad esercitare insieme ai fratelli «la carità e le opere buone» (v. 24). Si afferma pure che per sostenere questa condotta evangelica è importante partecipare agli incontri liturgici e di preghiera della comunità, guardando alla meta escatologica: la comunione piena in Dio (v. 25). Mi soffermo sul versetto 24, che, in poche battute, offre un insegnamento prezioso e sempre attuale su tre aspetti della vita cristiana: l'attenzione all'altro, la reciprocità e la santità personale.
1. “Prestiamo attenzione”: la responsabilità verso il fratello.
Il primo elemento è l'invito a «fare attenzione»: il verbo greco usato è katanoein,che significa osservare bene, essere attenti, guardare con consapevolezza, accorgersi di una realtà. Lo troviamo nel Vangelo, quando Gesù invita i discepoli a «osservare» gli uccelli del cielo, che pur senza affannarsi sono oggetto della sollecita e premurosa Provvidenza divina (cfr Lc 12,24), e a «rendersi conto» della trave che c’è nel proprio occhio prima di guardare alla pagliuzza nell'occhio del fratello (cfr Lc 6,41). Lo troviamo anche in un altro passo della stessa Lettera agli Ebrei, come invito a «prestare attenzione a Gesù» (3,1), l'apostolo e sommo sacerdote della nostra fede. Quindi, il verbo che apre la nostra esortazione invita a fissare lo sguardo sull’altro, prima di tutto su Gesù, e ad essere attenti gli uni verso gli altri, a non mostrarsi estranei, indifferenti alla sorte dei fratelli. Spesso, invece, prevale l’atteggiamento contrario: l’indifferenza, il disinteresse, che nascono dall’egoismo, mascherato da una parvenza di rispetto per la «sfera privata». Anche oggi risuona con forza la voce del Signore che chiama ognuno di noi a prendersi cura dell'altro. Anche oggi Dio ci chiede di essere «custodi» dei nostri fratelli (cfr Gen 4fratelli (cfr Gen 4,9), di instaurare relazioni caratterizzate da premura reciproca, da attenzione al bene dell'altro e a tutto il suo bene. Il grande comandamento dell'amore del prossimo esige e sollecita la consapevolezza di avere una responsabilità verso chi, come me, è creatura e figlio di Dio: l’essere fratelli in umanità e, in molti casi, anche nella fede, deve portarci a vedere nell'altro un vero alter ego, amato in modo infinito dal Signore. Se coltiviamo questo sguardo di fraternità, la solidarietà, la giustizia, così come la misericordia e la compassione, scaturiranno naturalmente dal nostro cuore. Il Servo di Dio Paolo VI affermava che il mondo soffre oggi soprattutto di una mancanza di fraternità: «Il mondo è malato. Il suo male risiede meno nella dilapidazione delle risorse o nel loro accaparramento da parte di alcuni, che nella mancanza di fraternità tra gli uomini e tra i popoli» (Lett. enc. Populorum progressio [26 marzo 1967], n. 66).
L’attenzione all’altro comporta desiderare per lui o per lei il bene, sotto tutti gli aspetti: fisico, morale e spirituale. La cultura contemporanea sembra aver smarrito il senso del bene e del male, mentre occorre ribadire con forza che il bene esiste e vince, perché Dio è «buono e fa il bene» (Sal 119,68). Il bene è ciò che suscita, protegge e promuove la vita, la fraternità e la comunione. La responsabilità verso il prossimo significa allora volere e fare il bene dell'altro, desiderando che anch'egli si apra alla logica del bene; interessarsi al fratello vuol dire aprire gli occhi sulle sue necessità. La Sacra Scrittura mette in guardia dal pericolo di avere il cuore indurito da una sorta di «anestesia spirituale» che rende ciechi alle sofferenze altrui. L’evangelista Luca riporta due parabole di Gesù in cui vengono indicati due esempi di questa situazione che può crearsi nel cuore dell’uomo. In quella del buon Samaritano, il sacerdote e il levita «passano oltre», con indifferenza, davanti all’uomo derubato e percosso dai briganti (cfr Lc 10,30-32), e in quella del ricco epulone, quest’uomo sazio di beni non si avvede della condizione del povero Lazzaro che muore di fame davanti alla sua porta (cfr Lc 16,19). In entrambi i casi abbiamo a che fare con il contrario del «prestare attenzione», del guardare con amore e compassione. Che cosa impedisce questo sguardo umano e amorevole verso il fratello? Sono spesso la ricchezza materiale e la sazietà, ma è anche l’anteporre a tutto i propri interessi e le proprie preoccupazioni. Mai dobbiamo essere incapaci di «avere misericordia» verso chi soffre; mai il nostro cuore deve essere talmente assorbito dalle nostre cose e dai nostri problemi da risultare sordo al grido del povero. Invece proprio l’umiltà di cuore e l'esperienza personale della sofferenza possono rivelarsi fonte di risveglio interidi risveglio interiore alla compassione e all'empatia: «Il giusto riconosce il diritto dei miseri, il malvagio invece non intende ragione» (Pr 29,7). Si comprende così la beatitudine di «coloro che sono nel pianto» (Mt 5,4), cioè di quanti sono in grado di uscire da se stessi per commuoversi del dolore altrui. L'incontro con l'altro e l'aprire il cuore al suo bisogno sono occasione di salvezza e di beatitudine.
Il «prestare attenzione» al fratello comprende altresì la premura per il suo bene spirituale. E qui desidero richiamare un aspetto della vita cristiana che mi pare caduto in oblio: la correzione fraterna in vista della salvezza eterna. Oggi, in generale, si è assai sensibili al discorso della cura e della carità per il bene fisico e materiale degli altri, ma si tace quasi del tutto sulla responsabilità spirituale verso i fratelli. Non così nella Chiesa dei primi tempi e nelle comunità veramente mature nella fede, in cui ci si prende a cuore non solo la salute corporale del fratello, ma anche quella della sua anima per il suo destino ultimo. Nella Sacra Scrittura leggiamo: «Rimprovera il saggio ed e Dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio; istruisci il giusto ed egli aumenterà il sapere» (Pr 9,8s). Cristo stesso comanda di riprendere il fratello che sta commettendo un peccato (cfr Mt 18,15). Il verbo usato per definire la correzione fraterna - elenchein - è il medesimo che indica la missione profetica di denuncia propria dei cristiani verso una generazione che indulge al male (cfr Ef 5,11). La tradizione della Chiesa ha annoverato tra le opere di misericordia spirituale quella di «ammonire i peccatori». E’ importante recuperare questa dimensione della carità cristiana. Non bisogna tacere di fronte al male. Penso qui all’atteggiamento di quei cristiani che, per rispetto umano o per semplice comodità, si adeguano alla mentalità comune, piuttosto che mettere in guardia i propri fratelli dai modi di pensare e di agire che contraddicono la verità e non seguono la via del bene. Il rimprovero cristiano, però, non è mai animato da spirito di condanna o recrimina-zione; è mosso sempre dall’amore e dalla misericordia e sgorga da vera sollecitudine per il bene del fratello. L’apostolo Paolo afferma: «Se uno viene sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con spirito di dolcezza. E tu vigila su te stesso, per non essere tentato anche tu» (Gal 6,1). Nel nostro mondo impregnato di individualismo, è necessario riscoprire l’importanza della correzione fraterna, per camminare insieme verso la santità. Persino «il giusto cade sette volte» (Pr 24,16), dice la Scrittura, e noi tutti siamo deboli e manchevoli (cfr 1 Gv 1,8). E’ un grande servizio quindi aiutare e lasciarsi aiutare a leggere con verità se stessi, per migliorare la propria vita e camminare più rettamente nella via del Signore. C’è sempre bisogno di uno sguardo che ama e corregge, che conosce e riconosce, che discerne e perdona (cfr Lc 22,61), come ha fatto e fa Dio con ciascuno di noi.
2. “Gli uni agli altri”: il dono della reciprocità.
Tale «custodia» verso gli altri contrasta con una mentalità che, riducendo la vita alla sola dimensione terrena, non la considera in prospettiva escatologica e accetta qualsiasi scelta morale in nome della libertà individuale. Una società come quella attuale può diventare sorda sia alle sofferenze fisiche, sia alle esigenze spirituali e morali della vita. Non così deve essere nella comunità cristiana! L’apostolo Paolo invita a cercare ciò che porta «alla pace e alla edificazione vicendevole» (Rm 14,19), giovando al «prossimo nel bene, per edificarlo» (ibid. 15,2), senza cercare l'utile proprio «ma quello di molti, perché giungano alla salvezza» (1 Cor 10,33). Questa reciproca correzione ed esortazione, in spirito di umiltà e di carità, deve essere parte della vita della comunità cristiana.
I discepoli del Signore, uniti a Cristo mediante l’Eucaristia, vivono in una comunione che li lega gli uni agli altri come membra di un solo corpo. Ciò significa che l'altro mi appartiene, la sua vita, la sua salvezza riguardano la mia vita e la mia salvezza. Tocchiamo qui un elemento molto profondo della comunione:la nostra esistenza è correlata con quella degli altri, sia nel bene che nel male; sia il peccato, sia le opere di amore hanno anche una dimensione sociale. Nella Chiesa, corpo mistico di Cristo, si verifica tale reciprocità: la comunità non cessa di fare penitenza e di invocare perdono per i peccati dei suoi figli, ma si rallegra anche di continuo e con giubilo per le testimonianze di virtù e di carità che in essa si dispiegano. «Le varie membra abbiano cura le une delle altre»(1 Cor 12,25), afferma San Paolo, perché siamo uno stesso corpo. La carità verso i fratelli, di cui è un’espressione l'elemosina - tipica pratica quaresimale insieme con la preghiera e il digiuno - si radica in questa comune appartenenza. Anche nella preoccupazione concreta verso i più poveri ogni cristiano può esprimere la sua partecipazione all'unico corpo che è la Chiesa. Attenzione agli altri nella reciprocità è anche riconoscere il bene che il Signore compie in essi e ringraziare con loro per i prodigi di grazia che il Dio buono e onnipotente continua a operare nei suoi figli. Quando un cristiano scorge nell'altro l'azione dello Spirito Santo, non può che gioirne e dare gloria al Padre celeste (cfr Mt 5,16).
3. “Per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone”: camminare insieme nella santità.
Questa espressione della Lettera agli Ebrei (10,24) ci spinge a considerare la chiamata universale alla santità, il cammino costante nella vita spirituale, ad aspirare ai carismi più grandi e a una carità sempre più alta e più feconda (cfr 1 Cor 12,31-13,13). L'attenzione reciproca ha come scopo il mutuo spronarsi ad un amore effettivo sempre maggiore, «come la luce dell'alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio» (Pr 4,18), in attesa di vivere il giorno senza tramonto in Dio. Il tempo che ci è dato nella nostra vita è prezioso per scoprire e compiere le opere di bene, nell’amore di Dio. Così la Chiesa stessa cresce e si sviluppa per giungere alla piena maturità di Cristo (cfr Ef 4,13). In tale prospettiva dinamica di crescita si situa la nostra esortazione a stimolarci reciprocamente per giungere alla pienezza dell'amore e delle buone opere.
Purtroppo è sempre presente la tentazione della tiepidezza, del soffocare lo Spirito, del rifiuto di «trafficare i talenti» che ci sono donati per il bene nostro e altrui (cfr Mt 25,25s). Tutti abbiamo ricevuto ricchezze spirituali o materiali utili per il compimento del piano divino, per il bene della Chiesa e per la salvezza personale (cfr Lc 12,21b; 1 Tm 6,18). I maestri spirituali ricordano che nella vita di fede chi non avanza retrocede. Cari fratelli e sorelle, accogliamo l'invito sempre attuale a tendere alla «misura alta della vita cristiana» (Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte [6 gennaio 2001], n. 31). La sapienza della Chiesa nel riconoscere e proclamare la beatitudine e la santità di taluni cristiani esemplari, ha come scopo anche di suscitare il desiderio di imitarne le virtù. San Paolo esorta: «gareggiate nello stimarvi a vicenda» (Rm 12,10).
Di fronte ad un mondo che esige dai cristiani una testimonianza rinnovata di amore e di fedeltà al Signore, tutti sentano l’urgenza di adoperarsi per gareggiare nella carità, nel servizio e nelle opere buone (cfr Eb 6,10). Questo richiamo è particolarmente forte nel tempo santo di preparazione alla Pasqua. Con l’augurio di una santa e feconda Quaresima, vi affido all’intercessione della Beata Vergine Maria e di cuore imparto a tutti la Benedizione Apostolica.
Dal Vaticano, 3 novembre 2011
BENEDICTUS PP. XVI
MESSAGGIO DEL PAPA PER LA QUARESIMA
Data notizia: 07/02/2012 - 12:13
Pubblichiamo il testo integrale del Messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2012, sul tema: Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone»(Eb10,24).
Fratelli e sorelle,
la Quaresima ci offre ancora una volta l'opportunità di riflettere sul cuore della vita cristiana: la carità. Infatti questo è un tempo propizio affinché, con l'aiuto della Parola di Dio e dei Sacramenti, rinnoviamo il nostro cammino di fede, sia personale che comunitario. E' un percorso segnato dalla preghiera e dalla condivisione, dal silenzio e dal digiuno, in attesa di vivere la gioia pasquale.
Quest’anno desidero proporre alcuni pensieri alla luce di un breve testo biblico tratto dalla Lettera agli Ebrei: «Prestiamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone» (10,24). E’ una frase inserita in una pericope dove lo scrittore sacro esorta a confidare in Gesù Cristo come sommo sacerdote, che ci ha ottenuto il perdono e l'accesso a Dio. Il frutto dell'accoglienza di Cristo è una vita dispiegata secondo le tre virtù teologali: si tratta di accostarsi al Signore «con cuore sincero nella pienezza della fede» (v. 22), di mantenere salda «la professione della nostra speranza» (v. 23) nell'attenzione costante ad esercitare insieme ai fratelli «la carità e le opere buone» (v. 24). Si afferma pure che per sostenere questa condotta evangelica è importante partecipare agli incontri liturgici e di preghiera della comunità, guardando alla meta escatologica: la comunione piena in Dio (v. 25). Mi soffermo sul versetto 24, che, in poche battute, offre un insegnamento prezioso e sempre attuale su tre aspetti della vita cristiana: l'attenzione all'altro, la reciprocità e la santità personale.
1. “Prestiamo attenzione”: la responsabilità verso il fratello.
Il primo elemento è l'invito a «fare attenzione»: il verbo greco usato è katanoein,che significa osservare bene, essere attenti, guardare con consapevolezza, accorgersi di una realtà. Lo troviamo nel Vangelo, quando Gesù invita i discepoli a «osservare» gli uccelli del cielo, che pur senza affannarsi sono oggetto della sollecita e premurosa Provvidenza divina (cfr Lc 12,24), e a «rendersi conto» della trave che c’è nel proprio occhio prima di guardare alla pagliuzza nell'occhio del fratello (cfr Lc 6,41). Lo troviamo anche in un altro passo della stessa Lettera agli Ebrei, come invito a «prestare attenzione a Gesù» (3,1), l'apostolo e sommo sacerdote della nostra fede. Quindi, il verbo che apre la nostra esortazione invita a fissare lo sguardo sull’altro, prima di tutto su Gesù, e ad essere attenti gli uni verso gli altri, a non mostrarsi estranei, indifferenti alla sorte dei fratelli. Spesso, invece, prevale l’atteggiamento contrario: l’indifferenza, il disinteresse, che nascono dall’egoismo, mascherato da una parvenza di rispetto per la «sfera privata». Anche oggi risuona con forza la voce del Signore che chiama ognuno di noi a prendersi cura dell'altro. Anche oggi Dio ci chiede di essere «custodi» dei nostri fratelli (cfr Gen 4fratelli (cfr Gen 4,9), di instaurare relazioni caratterizzate da premura reciproca, da attenzione al bene dell'altro e a tutto il suo bene. Il grande comandamento dell'amore del prossimo esige e sollecita la consapevolezza di avere una responsabilità verso chi, come me, è creatura e figlio di Dio: l’essere fratelli in umanità e, in molti casi, anche nella fede, deve portarci a vedere nell'altro un vero alter ego, amato in modo infinito dal Signore. Se coltiviamo questo sguardo di fraternità, la solidarietà, la giustizia, così come la misericordia e la compassione, scaturiranno naturalmente dal nostro cuore. Il Servo di Dio Paolo VI affermava che il mondo soffre oggi soprattutto di una mancanza di fraternità: «Il mondo è malato. Il suo male risiede meno nella dilapidazione delle risorse o nel loro accaparramento da parte di alcuni, che nella mancanza di fraternità tra gli uomini e tra i popoli» (Lett. enc. Populorum progressio [26 marzo 1967], n. 66).
L’attenzione all’altro comporta desiderare per lui o per lei il bene, sotto tutti gli aspetti: fisico, morale e spirituale. La cultura contemporanea sembra aver smarrito il senso del bene e del male, mentre occorre ribadire con forza che il bene esiste e vince, perché Dio è «buono e fa il bene» (Sal 119,68). Il bene è ciò che suscita, protegge e promuove la vita, la fraternità e la comunione. La responsabilità verso il prossimo significa allora volere e fare il bene dell'altro, desiderando che anch'egli si apra alla logica del bene; interessarsi al fratello vuol dire aprire gli occhi sulle sue necessità. La Sacra Scrittura mette in guardia dal pericolo di avere il cuore indurito da una sorta di «anestesia spirituale» che rende ciechi alle sofferenze altrui. L’evangelista Luca riporta due parabole di Gesù in cui vengono indicati due esempi di questa situazione che può crearsi nel cuore dell’uomo. In quella del buon Samaritano, il sacerdote e il levita «passano oltre», con indifferenza, davanti all’uomo derubato e percosso dai briganti (cfr Lc 10,30-32), e in quella del ricco epulone, quest’uomo sazio di beni non si avvede della condizione del povero Lazzaro che muore di fame davanti alla sua porta (cfr Lc 16,19). In entrambi i casi abbiamo a che fare con il contrario del «prestare attenzione», del guardare con amore e compassione. Che cosa impedisce questo sguardo umano e amorevole verso il fratello? Sono spesso la ricchezza materiale e la sazietà, ma è anche l’anteporre a tutto i propri interessi e le proprie preoccupazioni. Mai dobbiamo essere incapaci di «avere misericordia» verso chi soffre; mai il nostro cuore deve essere talmente assorbito dalle nostre cose e dai nostri problemi da risultare sordo al grido del povero. Invece proprio l’umiltà di cuore e l'esperienza personale della sofferenza possono rivelarsi fonte di risveglio interidi risveglio interiore alla compassione e all'empatia: «Il giusto riconosce il diritto dei miseri, il malvagio invece non intende ragione» (Pr 29,7). Si comprende così la beatitudine di «coloro che sono nel pianto» (Mt 5,4), cioè di quanti sono in grado di uscire da se stessi per commuoversi del dolore altrui. L'incontro con l'altro e l'aprire il cuore al suo bisogno sono occasione di salvezza e di beatitudine.
Il «prestare attenzione» al fratello comprende altresì la premura per il suo bene spirituale. E qui desidero richiamare un aspetto della vita cristiana che mi pare caduto in oblio: la correzione fraterna in vista della salvezza eterna. Oggi, in generale, si è assai sensibili al discorso della cura e della carità per il bene fisico e materiale degli altri, ma si tace quasi del tutto sulla responsabilità spirituale verso i fratelli. Non così nella Chiesa dei primi tempi e nelle comunità veramente mature nella fede, in cui ci si prende a cuore non solo la salute corporale del fratello, ma anche quella della sua anima per il suo destino ultimo. Nella Sacra Scrittura leggiamo: «Rimprovera il saggio ed e Dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio; istruisci il giusto ed egli aumenterà il sapere» (Pr 9,8s). Cristo stesso comanda di riprendere il fratello che sta commettendo un peccato (cfr Mt 18,15). Il verbo usato per definire la correzione fraterna - elenchein - è il medesimo che indica la missione profetica di denuncia propria dei cristiani verso una generazione che indulge al male (cfr Ef 5,11). La tradizione della Chiesa ha annoverato tra le opere di misericordia spirituale quella di «ammonire i peccatori». E’ importante recuperare questa dimensione della carità cristiana. Non bisogna tacere di fronte al male. Penso qui all’atteggiamento di quei cristiani che, per rispetto umano o per semplice comodità, si adeguano alla mentalità comune, piuttosto che mettere in guardia i propri fratelli dai modi di pensare e di agire che contraddicono la verità e non seguono la via del bene. Il rimprovero cristiano, però, non è mai animato da spirito di condanna o recrimina-zione; è mosso sempre dall’amore e dalla misericordia e sgorga da vera sollecitudine per il bene del fratello. L’apostolo Paolo afferma: «Se uno viene sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con spirito di dolcezza. E tu vigila su te stesso, per non essere tentato anche tu» (Gal 6,1). Nel nostro mondo impregnato di individualismo, è necessario riscoprire l’importanza della correzione fraterna, per camminare insieme verso la santità. Persino «il giusto cade sette volte» (Pr 24,16), dice la Scrittura, e noi tutti siamo deboli e manchevoli (cfr 1 Gv 1,8). E’ un grande servizio quindi aiutare e lasciarsi aiutare a leggere con verità se stessi, per migliorare la propria vita e camminare più rettamente nella via del Signore. C’è sempre bisogno di uno sguardo che ama e corregge, che conosce e riconosce, che discerne e perdona (cfr Lc 22,61), come ha fatto e fa Dio con ciascuno di noi.
2. “Gli uni agli altri”: il dono della reciprocità.
Tale «custodia» verso gli altri contrasta con una mentalità che, riducendo la vita alla sola dimensione terrena, non la considera in prospettiva escatologica e accetta qualsiasi scelta morale in nome della libertà individuale. Una società come quella attuale può diventare sorda sia alle sofferenze fisiche, sia alle esigenze spirituali e morali della vita. Non così deve essere nella comunità cristiana! L’apostolo Paolo invita a cercare ciò che porta «alla pace e alla edificazione vicendevole» (Rm 14,19), giovando al «prossimo nel bene, per edificarlo» (ibid. 15,2), senza cercare l'utile proprio «ma quello di molti, perché giungano alla salvezza» (1 Cor 10,33). Questa reciproca correzione ed esortazione, in spirito di umiltà e di carità, deve essere parte della vita della comunità cristiana.
I discepoli del Signore, uniti a Cristo mediante l’Eucaristia, vivono in una comunione che li lega gli uni agli altri come membra di un solo corpo. Ciò significa che l'altro mi appartiene, la sua vita, la sua salvezza riguardano la mia vita e la mia salvezza. Tocchiamo qui un elemento molto profondo della comunione:la nostra esistenza è correlata con quella degli altri, sia nel bene che nel male; sia il peccato, sia le opere di amore hanno anche una dimensione sociale. Nella Chiesa, corpo mistico di Cristo, si verifica tale reciprocità: la comunità non cessa di fare penitenza e di invocare perdono per i peccati dei suoi figli, ma si rallegra anche di continuo e con giubilo per le testimonianze di virtù e di carità che in essa si dispiegano. «Le varie membra abbiano cura le une delle altre»(1 Cor 12,25), afferma San Paolo, perché siamo uno stesso corpo. La carità verso i fratelli, di cui è un’espressione l'elemosina - tipica pratica quaresimale insieme con la preghiera e il digiuno - si radica in questa comune appartenenza. Anche nella preoccupazione concreta verso i più poveri ogni cristiano può esprimere la sua partecipazione all'unico corpo che è la Chiesa. Attenzione agli altri nella reciprocità è anche riconoscere il bene che il Signore compie in essi e ringraziare con loro per i prodigi di grazia che il Dio buono e onnipotente continua a operare nei suoi figli. Quando un cristiano scorge nell'altro l'azione dello Spirito Santo, non può che gioirne e dare gloria al Padre celeste (cfr Mt 5,16).
3. “Per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone”: camminare insieme nella santità.
Questa espressione della Lettera agli Ebrei (10,24) ci spinge a considerare la chiamata universale alla santità, il cammino costante nella vita spirituale, ad aspirare ai carismi più grandi e a una carità sempre più alta e più feconda (cfr 1 Cor 12,31-13,13). L'attenzione reciproca ha come scopo il mutuo spronarsi ad un amore effettivo sempre maggiore, «come la luce dell'alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio» (Pr 4,18), in attesa di vivere il giorno senza tramonto in Dio. Il tempo che ci è dato nella nostra vita è prezioso per scoprire e compiere le opere di bene, nell’amore di Dio. Così la Chiesa stessa cresce e si sviluppa per giungere alla piena maturità di Cristo (cfr Ef 4,13). In tale prospettiva dinamica di crescita si situa la nostra esortazione a stimolarci reciprocamente per giungere alla pienezza dell'amore e delle buone opere.
Purtroppo è sempre presente la tentazione della tiepidezza, del soffocare lo Spirito, del rifiuto di «trafficare i talenti» che ci sono donati per il bene nostro e altrui (cfr Mt 25,25s). Tutti abbiamo ricevuto ricchezze spirituali o materiali utili per il compimento del piano divino, per il bene della Chiesa e per la salvezza personale (cfr Lc 12,21b; 1 Tm 6,18). I maestri spirituali ricordano che nella vita di fede chi non avanza retrocede. Cari fratelli e sorelle, accogliamo l'invito sempre attuale a tendere alla «misura alta della vita cristiana» (Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte [6 gennaio 2001], n. 31). La sapienza della Chiesa nel riconoscere e proclamare la beatitudine e la santità di taluni cristiani esemplari, ha come scopo anche di suscitare il desiderio di imitarne le virtù. San Paolo esorta: «gareggiate nello stimarvi a vicenda» (Rm 12,10).
Di fronte ad un mondo che esige dai cristiani una testimonianza rinnovata di amore e di fedeltà al Signore, tutti sentano l’urgenza di adoperarsi per gareggiare nella carità, nel servizio e nelle opere buone (cfr Eb 6,10). Questo richiamo è particolarmente forte nel tempo santo di preparazione alla Pasqua. Con l’augurio di una santa e feconda Quaresima, vi affido all’intercessione della Beata Vergine Maria e di cuore imparto a tutti la Benedizione Apostolica.
Dal Vaticano, 3 novembre 2011
BENEDICTUS PP. XVI
domenica 18 dicembre 2011
AVVISI: DOMENICA 18 DICEMBRE 2011
1. La novena di Natale dei bambini di catechismo della nostra parrocchia inizierà dal Mercoledì 21 al Venerdì 23 Dicembre alle ore 16:00.
2. La messa della veglia di natale verrà celebrata nella nostra parrocchia alle ore 22.30.
3. Per prepararsi meglio al Santo Natale Ci sono le confessioni ogni giorno dalle ore 9.30 alle ore 12.00 e dalle ore 16.30 alle ore 19.00.
Cercate di non venire tutti all’ultimo giorno (il 24 dicembre sera). Vi aspettiamo!
4. Il giorno 07 gennaio 2012, alle ore 19:00 si svolgerà, nei locali della Parrocchia S. Andrea, un torneo di burraco per beneficenza. I referenti per le iscrizioni sono: Cosimo Abruzzese, Luisiana Cicorella, Anna Benedetto, Francesca Lippolis e il Parroco Don Cornelio.
1. La novena di Natale dei bambini di catechismo della nostra parrocchia inizierà dal Mercoledì 21 al Venerdì 23 Dicembre alle ore 16:00.
2. La messa della veglia di natale verrà celebrata nella nostra parrocchia alle ore 22.30.
3. Per prepararsi meglio al Santo Natale Ci sono le confessioni ogni giorno dalle ore 9.30 alle ore 12.00 e dalle ore 16.30 alle ore 19.00.
Cercate di non venire tutti all’ultimo giorno (il 24 dicembre sera). Vi aspettiamo!
4. Il giorno 07 gennaio 2012, alle ore 19:00 si svolgerà, nei locali della Parrocchia S. Andrea, un torneo di burraco per beneficenza. I referenti per le iscrizioni sono: Cosimo Abruzzese, Luisiana Cicorella, Anna Benedetto, Francesca Lippolis e il Parroco Don Cornelio.
lunedì 21 novembre 2011
3. Mercoledì 23 Novembre alle ore 19.45 si terrà un incontro di formazione per i catechisti.
4. Giovedì 24 Novembre è la festa di S. Flaviano, patrono principale della città di Conversano. Verrà celebrata una messa solenne presso la Chiesa di S. Benedetto alle ore 18.30 presieduta dal nostro vescovo. La messa in parrocchia delle ore 18:00 è soppressa.
5. Martedì 30 Novembre si celebrerà la festa di Sant’Andrea, patrono della nostra parrocchia. Il triduo in onore di Sant’Andrea inizierà Domenica 27 Novembre presieduto da Don Michele Petruzzi.(Leggi il programma della Festa)
PROGRAMMA DELLA SETTIMANA
Domenica 27 Novembre
Ore 17.30 S. Rosario
Ore 18.00 S. Messa
Lunedì 28 Novembre
Ore 17.00 Adorazione per gli ammalati
Ore 18.00 S. Messa
Martedì 29 Novembre
Ore 17.00 Adorazione Vocazione
Ore 18.00 S. Messa
Mercoledì 30 Novembre
Ore 8.30 S. Messa
Ore 18.00 S. Messa Solenne in onore di Sant’Andrea presieduta
da S. E. Mons. Domenico Padovano, Vescovo di Conversano-Monopoli
6. Per la festa di Sant’Andrea Apostolo, patrono della nostra parrocchia, il parroco ha fatto stampare (in linguaggio semplice) la vita e tutto ciò che volete sapere di Sant’Andrea Apostolo. Prendeteli e fate regali ai vostri figli, nipoti, amici, ecc.
7. Sabato 3 Dicembre presso la nostra parrocchia alle ore 19:00, la Corale del Santuario Madonna della Grotta di Modugno presenterà il concerto natalizio. Siamo tutti invitati.
8. Nei giorni 12 e 13 novembre durante le celebrazioni Eucaristiche festive si sono svolte le elezioni per la designazione dei membri eletti del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Risultano designati: Valentina D’Aprile, Antonio Dorsi, Matteo Trovisi, Claudio Dragonetti, Rosa Lomele e Girolamo Pace.
4. Giovedì 24 Novembre è la festa di S. Flaviano, patrono principale della città di Conversano. Verrà celebrata una messa solenne presso la Chiesa di S. Benedetto alle ore 18.30 presieduta dal nostro vescovo. La messa in parrocchia delle ore 18:00 è soppressa.
5. Martedì 30 Novembre si celebrerà la festa di Sant’Andrea, patrono della nostra parrocchia. Il triduo in onore di Sant’Andrea inizierà Domenica 27 Novembre presieduto da Don Michele Petruzzi.(Leggi il programma della Festa)
PROGRAMMA DELLA SETTIMANA
Domenica 27 Novembre
Ore 17.30 S. Rosario
Ore 18.00 S. Messa
Lunedì 28 Novembre
Ore 17.00 Adorazione per gli ammalati
Ore 18.00 S. Messa
Martedì 29 Novembre
Ore 17.00 Adorazione Vocazione
Ore 18.00 S. Messa
Mercoledì 30 Novembre
Ore 8.30 S. Messa
Ore 18.00 S. Messa Solenne in onore di Sant’Andrea presieduta
da S. E. Mons. Domenico Padovano, Vescovo di Conversano-Monopoli
6. Per la festa di Sant’Andrea Apostolo, patrono della nostra parrocchia, il parroco ha fatto stampare (in linguaggio semplice) la vita e tutto ciò che volete sapere di Sant’Andrea Apostolo. Prendeteli e fate regali ai vostri figli, nipoti, amici, ecc.
7. Sabato 3 Dicembre presso la nostra parrocchia alle ore 19:00, la Corale del Santuario Madonna della Grotta di Modugno presenterà il concerto natalizio. Siamo tutti invitati.
8. Nei giorni 12 e 13 novembre durante le celebrazioni Eucaristiche festive si sono svolte le elezioni per la designazione dei membri eletti del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Risultano designati: Valentina D’Aprile, Antonio Dorsi, Matteo Trovisi, Claudio Dragonetti, Rosa Lomele e Girolamo Pace.
sabato 5 novembre 2011
Campo Scuola 2011
Finalmente al campo!!!
7 giorni indimenticabili di "aria pura", di serenità, di grande condivisione e unione... un campo a dir poco FANTASTICO!!!!
Un campo di preghiera, di giochi, di meditazioni,di baci della buona notte, di salite faticose,di barzellette e risate e di avventure sul lago di Piediluco ... tutto all' insegna della Parola del Vangelo!!!
Grazie a tutti.
grazie a te parroco, a voi cuoche e aiuto cuoche e soprattutto grazie a voi miei cari ragazzi!!
al prossimo anno
venerdì 28 ottobre 2011
AVVISI DOMENICA 30 OTTOBRE 2011
1. Da Domenica 30 ottobre, la messa vespertina non verrà più celebrata alle ore 19.00 ma alle ore 18.00. La recita del santo rosario alle ore 17:30.
*L’adorazione Eucaristica si terrà ogni Giovedì alle ore 17.00.
2. Martedì 1° Novembre: Solennità di tutti i Santi. Le sante messe saranno come la Domenica.
Ore 8.30, 10.30, 12.00, 18.00.
3. Ottavario dei defunti inizierà il 1° novembre alle ore 17.15.
4. Mercoledì 2 Novembre: commemorazione dei fedeli defunti. Le sante messe verranno celebrate in parrocchia alle ore 8.30, 10.30, 12:00. Alle ore 18.00: solenne celebrazione per tutti i defunti della nostra parrocchia. Scrivete i nomi dei vostri defunti e metterli nel cestino davanti all’altare. Pregheremo per loro durante la messa e dopo la messa i nomi verranno bruciati.
Alle ore 14.30, ci ritroveremo a S. Rocco e si proseguirà per il cimitero per la messa delle ore 15.00.
5 . Venerdì 4 Novembre è il primo venerdì del mese. Il parroco e il vice-parroco visiteranno i nostri ammalati. Alle ore 18:00 verrà celebrata la messa per gli ammalati.
1. Da Domenica 30 ottobre, la messa vespertina non verrà più celebrata alle ore 19.00 ma alle ore 18.00. La recita del santo rosario alle ore 17:30.
*L’adorazione Eucaristica si terrà ogni Giovedì alle ore 17.00.
2. Martedì 1° Novembre: Solennità di tutti i Santi. Le sante messe saranno come la Domenica.
Ore 8.30, 10.30, 12.00, 18.00.
3. Ottavario dei defunti inizierà il 1° novembre alle ore 17.15.
4. Mercoledì 2 Novembre: commemorazione dei fedeli defunti. Le sante messe verranno celebrate in parrocchia alle ore 8.30, 10.30, 12:00. Alle ore 18.00: solenne celebrazione per tutti i defunti della nostra parrocchia. Scrivete i nomi dei vostri defunti e metterli nel cestino davanti all’altare. Pregheremo per loro durante la messa e dopo la messa i nomi verranno bruciati.
Alle ore 14.30, ci ritroveremo a S. Rocco e si proseguirà per il cimitero per la messa delle ore 15.00.
5 . Venerdì 4 Novembre è il primo venerdì del mese. Il parroco e il vice-parroco visiteranno i nostri ammalati. Alle ore 18:00 verrà celebrata la messa per gli ammalati.
martedì 25 ottobre 2011
1. Il catechismo inizierà Sabato 22 Ottobre alle ore 16:00 per i ragazzi di scuole medie.
2. Domenica 23 Ottobre ricomincia la catechesi:
- 1°2°3° elementare dalle ore 9.30(in chiesa PUNTUALI) alle ore 11:30(dal villaggio del fanciulli),
- 4°5° elementare dalle ore 9:20(nel villaggio del fanciullo PUNTUALI) alle ore 11:30(sagrato della Chiesa)
3.Per le iscrizioni alla catechesi rivolgersi in parrocchia dalle 19:00 alle 20:00.
-Lunedì 17 Ottobre 1°elementare
-Martedì 18 Ottobre 2°elementare
-Mercoledì 19 Ottobre 3°elementare
-Giovedì 20 Ottobre 4°elementare
- Venerdì 21 Ottobre 5° elementare
4.Domenica 23 Ottobre nella messa delle ore 19:00 sarà affidato il mandato ai catechisti.
5. Il mese di Ottobre è mese di preghiere ed aiuto missionario. Domenica 23 Ottobre è la giornata missionaria mondiale. Nel mondo, ci sono sacerdoti, religiose e laici impegnati nell’evangelizzazione dei popoli. Tanti di questi vivono nei paesi musulmani: vedono e incontrano la morte ogni giorno, non possono mangiare se noi non li aiutiamo. Quindi, domenica prossima pregheremo per essi e faremo una raccolta per loro come segno della nostra partecipazione a quel mandato di Gesù ad ogni Cristiano.
*Per aiutare i missionari, le cooperatrici missionarie vocazioniste hanno organizzato un’estrazione della sottoscrizione a premi. Chi vincerà prenderà un quadro di grande valore.
6. Ottobre è il mese del S. Rosario: ogni giorno in parrocchia c’è la recita del S. Rosario alle ore 18:15.
7.Martedì 18 Ottobre alle ore 20:00, si terrà il consiglio pastorale parrocchiale.
8. Domenica 30 ottobre la nostra parrocchia ha organizzato un pellegrinaggio a Pompei e Napoli per concludere il mese mariano. Il primo pullman è già pieno e mancano 20 posti per riempire il secondo pullman. Chi vuole dia la propria adesione. Quota di partecipazione €23,00.
2. Domenica 23 Ottobre ricomincia la catechesi:
- 1°2°3° elementare dalle ore 9.30(in chiesa PUNTUALI) alle ore 11:30(dal villaggio del fanciulli),
- 4°5° elementare dalle ore 9:20(nel villaggio del fanciullo PUNTUALI) alle ore 11:30(sagrato della Chiesa)
3.Per le iscrizioni alla catechesi rivolgersi in parrocchia dalle 19:00 alle 20:00.
-Lunedì 17 Ottobre 1°elementare
-Martedì 18 Ottobre 2°elementare
-Mercoledì 19 Ottobre 3°elementare
-Giovedì 20 Ottobre 4°elementare
- Venerdì 21 Ottobre 5° elementare
4.Domenica 23 Ottobre nella messa delle ore 19:00 sarà affidato il mandato ai catechisti.
5. Il mese di Ottobre è mese di preghiere ed aiuto missionario. Domenica 23 Ottobre è la giornata missionaria mondiale. Nel mondo, ci sono sacerdoti, religiose e laici impegnati nell’evangelizzazione dei popoli. Tanti di questi vivono nei paesi musulmani: vedono e incontrano la morte ogni giorno, non possono mangiare se noi non li aiutiamo. Quindi, domenica prossima pregheremo per essi e faremo una raccolta per loro come segno della nostra partecipazione a quel mandato di Gesù ad ogni Cristiano.
*Per aiutare i missionari, le cooperatrici missionarie vocazioniste hanno organizzato un’estrazione della sottoscrizione a premi. Chi vincerà prenderà un quadro di grande valore.
6. Ottobre è il mese del S. Rosario: ogni giorno in parrocchia c’è la recita del S. Rosario alle ore 18:15.
7.Martedì 18 Ottobre alle ore 20:00, si terrà il consiglio pastorale parrocchiale.
8. Domenica 30 ottobre la nostra parrocchia ha organizzato un pellegrinaggio a Pompei e Napoli per concludere il mese mariano. Il primo pullman è già pieno e mancano 20 posti per riempire il secondo pullman. Chi vuole dia la propria adesione. Quota di partecipazione €23,00.
giovedì 30 giugno 2011
Buona estate a tutti

Buona estate a tutti... ...per ascoltare il nostro cuore e soprattutto Dio
E' arrivata l’estate...e con essa il tempo di vacanza
Sia tempo di riposo del corpo ma anche tempo utile per dedicarsi alla cura della dimensione interiore e spirituale spesso sempre soffocata dalle preoccupazioni e dagli affanni della vita di ogni giorno. Le comunità ecclesiali siano luoghi “dove le giovani generazioni possono imparare la speranza, non come utopia, ma come fiducia tenace nella forza del bene. Il bene vince e, se a volte può apparire sconfitto dalla sopraffazione e dalla furbizia, in realtà continua a operare nel silenzio e nella discrezione portando frutti nel lungo periodo” (Benedetto XVI nel Salento, giugno 2008) .
Vi auguro, cari lettori, giorni di riposo fisico e tempo proficuo per la rigenerazione dello spirito grazie alla preghiera, alla lettura, al silenzio. Si, al silenzio, una dimensione che deve riprendere valore, un silenzio tutto da gustare in un’epoca ridondante di parole, di rumore, spesso assordante. “Il silenzio è mitezza quando non rispondi alle offese e lasci a Dio la tua difesa. Il silenzio è pazienza, quando soffri senza lamentarti, non cerchi consolazioni umane, attendi che il seme germogli. Il silenzio è umiltà, quando taci per lasciar emergere i fratelli e lasci ad altri la gloria dell’impresa. Il silenzio è fede quando non cerchi comprensione e rinunci alla gloria personale perché ti basta essere conosciuto da Dio” (S. Giovanni della Croce).
Ritagliamoci, cari amici, degli spazi di silenzio nel corso dei mesi estivi per contemplare il creato e la natura, per dare voce agli altri, per ascoltare il nostro cuore e soprattutto Dio.
Don Cornelio
domenica 19 giugno 2011
Pellegrinaggio a Roma e Pietrelcina 18 - 19 Giugno 2011


Venerdì 17 Giugno ore 24.00 Partenza sagrato della Parrocchia
Sabato 18 Giugno ore 07,00 - Visita Basilica di S. Pietro, Grotte Vaticane, Santuario della Divina Misericordia in S. Spirito in Sassia.
ore 12,00 - Sistemazione in albergo con pranzo - tempo libero
ore 16,00 - Visita ai monumenti della Roma antica ( Fontana di Trevi, Altare della Patria, P.zza Navona, Pantheon.
ore 19,30 Cena in albergo. Serata libera o passeggiata notturna in pullman.
Domenica 19
ore 7,00 sveglia
ore 7,30 S. Messa nella cappella dell' albergo
ore 8,30 Colazione e Partenza per Pietrelcina
ore 12,30 Pranzo in ristorante
ore 14,00 Visita di Pietrelcina
ore 17,00 Partenza per Conversano
Per informazioni e prenotazioni telefonare al 334 - 7851019 ( Don Cornelio ) oppure rivolgersi a ( Luisa Savino ).
Organizzazione tecnica a cura di Yosef Tour ( Terlizzi )
domenica 29 maggio 2011
martedì 17 maggio 2011
Buon Compleanno Don Cornelio
venerdì 6 maggio 2011
mercoledì 4 maggio 2011
FESTA DELLA MAMMA 2011

Care Mamme,
auguri dal profondo del nostro cuore a Voi “sede iniziale della nostra esistenza”, quest’anno questa festa a Voi dedicata e celebrata in ogni parte del mondo con tante sincere manifestazioni di affetto per ciascuna di voi, coincide con un momento storico particolarmente triste per la nostra umanità e forse le persone che più avvertono tutto questo siete voi, nel vedere tanti figli che per cattiveria, superbia e, spesso, per arrivismo distruggono la vita di tanti fratelli con violenze, attentati e guerre, quella vita che a tante di voi è costata sacrificio, lacrime e sofferenze.
A nome di tutti questi figli vi chiediamo perdono e nel contempo vi supplichiamo di elevare la Vostra preghiera alla Madre del Cielo affinché interceda presso il Figlio per far sì che il cuore di tanti uomini, Vostri figli, possa cambiare e possa concludersi questo inutile spargimento quotidiano di sangue innocente.
Sì. Ne siamo convinti! La Vostra preghiera può fare miracoli perché parte dal cuore di una mamma e, se il Signore ha desiderato essere Figlio è proprio perché ha una predilezione particolare per ogni mamma della terra: Egli vi ascolterà!
Vi ringraziamo di tutto, perdonateci per tutte le volte che non “sappiamo leggere” nei vostri occhi la tristezza e, spesso, la solitudine, ma soprattutto l’amarezza per tante nostri rifiuti per ciò che ci chiedete e a tante nostre risposte non sempre come quelle che invece desiderereste.
Fate tanto per ognuno di noi, sia quando siamo piccoli sia quando, da adulti, ci allontaniamo da voi per “camminare da soli”, vorremmo anche noi fare tanto per ciascuno di Voi; vorremmo vedervi sempre sorridenti e felici, soprattutto quando il colore dei vostri capelli ci ricorda che il tempo passa e tante di voi restano sole, nonostante i tanti sacrifici fatti, o addirittura abbandonate negli ospizi.
Vi ricordiamo sempre in ogni momento della nostra giornata, come vogliamo ricordare, in questo giorno di festa, la schiera di tante mamme che dall’alto del Paradiso continua a vegliare sui propri figli.
Sappiate che ognuno di noi, anche se non sempre ha il coraggio di farvelo sapere, oggi vuol dire: MAMMA IO HO BISOGNO DI TE.
AUGURI MAMME E TENETECI SEMPRE TRA LE VOSTRE BRACCIA PIENE D’AMORE.
domenica 1 maggio 2011
Beato Giovanni Paolo II prega per tutti noi

O Dio, mirabile nei tuoi santi,
ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa
il beato Giovanni Paolo II, papa,
e per aver fatto risplendere in lui
la tenerezza della tua paternità,
la gloria della croce di Cristo
e lo splendore dello Spirito di amore.
Egli, confidando totalmente nella tua infinita misericordia
e nella materna intercessione di Maria,
ci ha dato un'immagine viva e penetrante
di Gesù Buon Pastore
e ci ha indicato la santità
come misura alta della vita cristiana ordinaria
e quale strada per raggiungere la comunione eterna con te.
Ravviva in noi la memoria grata del suo insegnamento
e donaci di imitare l'esempio
della sua limpida e tenace testimonianza,
perché nessuno, a qualunque popolo appartenga,
chiuda il suo cuore alla grazia salvifica di Cristo,
unico Redentore dell'uomo. Amen.
domenica 24 aprile 2011
venerdì 22 aprile 2011
: Altare della reposizione 2011
Si eviti il termine stesso di "sepolcro": infatti la cappella della reposizione viene allestita non per rappresentare "la sepoltura del Signore", ma per custodire il pane eucaristico per la Comunione, che verrà distribuita il Venerdì nella Passione del Signore.
(Congregazione per il Culto divino, Lettera circolare sulla preparazione
e celebrazione delle feste pasquali, 44-57).
Quest’ anno, il tema dell’ altare della reposizione prende spunto dal brano evangelico di Marco ( 14,32-42 ). Siamo invitati a fare memoria della preghiera di Gesù nell’orto degli ulivi e a contemplare in quel pane il sacrificio della croce e la sottomissione obbedienziale di Cristo alla volontà del Padre.
“La preghiera è comunione con Dio e ci rende una cosa sola con lui… La preghiera non è un atteggiamento esteriore, ma viene dal cuore; non è limitata a ore o tempi determinati, ma si attua ininterrottamente di giorno e di notte. Non basta infatti dirigere prontamente il pensiero a Dio solo nei momenti dedicati alla preghiera; ma anche quando si è impegnati in altre occupazioni, come l’assistenza ai poveri o altri doveri e opere che arrechino aiuto alle persone, è necessario mettervi dentro il desiderio e la memoria di Dio, perché queste occupazioni, rese gustose col sale dell’amore di Dio, diventino per il Signore un cibo piacevolissimo… La preghiera è la gioia del cuore e la pace dell’anima”
(Giovanni Crisostomo, + 407).
Per aiutarci a vivere meglio l’ incontro con Gesù Eucaristia, abbiamo inserito / utilizzato
nell’ allestimento dell’ altare alcuni elementi e simboli.
Questo è il loro significato:
TABERNACOLO
1) nella tradizione ebraica e cristiana significa il luogo della dimora di Dio presso gli uomini.
2) l’ Eucaristia è il centro e culmine della vita crstiana.
OLIVI
Originario del vicino Oriente.
( Gesù ) Egli è «l'olivo
verdeggiante» e «l'oliva beatissima, dalla quale era stato spremuto l'olio che aveva permesso all'umanità di
liberarsi dai suoi peccati, così che l'olio di letizia equivaleva a non avere la macchia del peccato»
Nel giardino del Getsemani l'umanità di Gesù, torchiata, spremuta come olive da olio, stillerà la sua essenza
divina di Figlio. In lui la terra darà il suo frutto (cf Sai 67,7)
STRADA ...
In preparazione al XXV Congresso Eucaristico Nazionale – Ancona 3/11 settembre 2011
dal tema: " Signore da chi andremo?"
è la domanda che l’apostolo Pietro rivolge a Gesù a conclusione del discorso sul pane di vita; è anche la domanda che dopo 2000 anni ritorna come questione centrale della vita del cristiano oggi, che, di fronte alle mille sollecitazioni, ha bisogno di riscoprire in Gesù di Nazareth l’unica via da percorrere, l’unico pane che sfama il desiderio di dare uno stile e un orientamento alla propria vita, l’unico pane che da la forza di testimoniare quanto sia bello essere cristiani.
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