La Preghiera del Beato Giustino Maria Russolillo

La Preghiera del Beato Giustino Maria Russolillo:

O mio Dio e mio Tutto, Padre Figlio e Spirito Santo, la vostra volontà si adempia, il vostro amore trionfi, la vostra gloria risplenda in me e in tutti sempre più, come in Voi stesso, o mio Dio e mio Tutto".


giovedì 18 aprile 2013

28 Aprile 2013 – Festa di S. Gianna

28 Aprile 2013 – Festa di S. Gianna S. Gianna Beretta Molla:..................... “una santa della quotidianità”...... Nei giorni 25 – 26 – 27 Aprile alle ore 18,30 presso la Parrocchia di S. Andrea ci sarà la recita del santo rosario meditato per la vita, a seguire la S. Messa. Domenica 28 Aprile alle ore 18,30 s. rosario per la vita, alle ore 19,00 la S. Messa, durante la quale nuove consorelle ne entreranno a farne parte. Della vita amava tutto ciò che era inno alla bellezza: la musica, suonava il pianoforte, la pittura, la montagna, amava la sua casa. Una donna, insomma, dei nostri tempi, dinamica e moderna, che sapeva distinguere, in ogni aspetto del creato, un riflesso dell’amore di Dio. Il suo grande ed incommensurabile amore per la vita, sacra e dono di Dio, spiega la sua decisione ad accettare il rischio di morire, piuttosto che far morire il figlio, che era in lei. Coerente con i principi della fede e nella gioia e nel dolore. Un esempio, il suo, valido per tutti, al quale possiamo ispirarci, se, come lei, ci apriamo fiduciosi all’amore di Dio. Santa GiANNA Beretta Molla, parlando la lingua dell’amore di Dio, “ci mostra che è possibile a tutti prendere il Vangelo sul serio, mettere Gesù al centro della nostra vita, impegnarci a rafforzare la nostra fede.

giovedì 28 marzo 2013

Preparare l’altare della reposizione: la fioritura proposta dalla parrocchia di S. Andrea in Conversano - Padri Vocazionisti

L’anno della fede che la nostra Chiesa sta vivendo ci invita ad intraprendere un cammino che dura tutta la vita e conduce all’incontro col Signore Gesù; un cammino a volte faticoso che non risparmia difficoltà: non a caso il logo scelto per questo anno della fede propone una barca – immagine della Chiesa – che non viene turbata dai flutti delle acque agitate in quanto la sua rotta è sorretta dalla croce del Cristo, quale albero maestro che ben conosce ogni andare, e illuminata dalla luce dell’eucaristia quale culmine e fonte di ogni azione della Chiesa. Prendendo spunto da questo logo la Parrocchia di S. Andrea in Conversano ha pensato di rivisitare l’allestimento e la preparazione dell’altare della reposizione soffermandosi su questa immagine, con particolare riferimento all’albero maestro; proprio l’albero è una figura che ritroviamo dalle prime alle ultime pagine della Scrittura, basti pensare all’albero della conoscenza del bene e del male presso il quale si consuma - nel Libro della Genesi - la disobbedienza di Adamo ed Eva (Gn 2 e 3), per arrivare all’albero della vita nel paradiso di Dio che ritroviamo nel Libro dell’apocalisse e che è promesso come premio ultimo (Ap 2,7); come non pensare poi alla croce di Cristo quale albero che affonda le radici nella terra della nostra umanità e spalanca la porta verso il cielo, donando il frutto buono del sacramento. Solo alcune immagini per cogliere la profondità e il significato dell’albero. Proprio per tale motivo dunque l’altare della reposizione presso cui invitare la comunità alla preghiera, come Gesù stesso aveva raccolto i suoi nell’orto degli ulivi, proporrà una fioritura che cercherà di evidenziare i seguenti aspetti: - Un albero spoglio: rinvio all’albero della croce, ma anche all’orto degli ulivi e alla speranza che – pur nelle difficoltà - sempre sostiene la fede del cristiano: l’albero, se viene tagliato, ancora ributta e i suoi germogli non cessano di crescere; se sotto terra invecchia la sua radice e al suolo muore il suo tronco, al sentore dell'acqua rigermoglia e mette rami come nuova pianta (Gb 14,7-9). - La presenza eucaristica, quale frutto buono che dona la vita eterna, dono di vita per la Chiesa. - Alcune fioriture – ad esempio ai piedi dell’albero – per indicare l’atteggiamento del cristiano la cui esperienza, nutrita dal pane di salvezza, sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua, che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai e riusciranno tutte le sue opere (Sal 1,3).